Gruppo fra i più rappresentativi della scena folk italiana, apprezzato in Europa e America, Barabàn ha sviluppato un percorso che rivisita la tradizione musicale del nord Italia con un linguaggio e una sensibilità contemporanea.
Nei quasi 40 anni di attività ha tenuto concerti a Londra, Montreal,
Mosca, Roma, Milano, Bruxelles, Helsinky, Manchester, Norimberga,
Torino, Barcellona, Genova, Berna, Oporto, Nancy, Zurigo, Innsbruck,
York, Beverly, Venezia, Bridport, Montpellier, Groningen.Fondato a Milano nel 1982 da Vincenzo Caglioti, Aurelio Citelli, Giuliano Grasso e Guido Montaldo - fra i più attivi ricercatori e musicisti italiani - l’ensemble mescola melodie, lingue, ritmi e sonorità dell’Italia settentrionale, strumenti popolari e contemporanei, polifonie della pianura Padana, musiche legate all’emigrazione italiana nelle Americhe, liriche contemporanee, canti arcaici dell’Appennino, musiche swing e dal sapore yiddish. Accurati raccoglitori, i musicisti di Barabàn hanno sviluppato un’originale sintesi musicale tra modelli della tradizione e gusto contemporaneo. Continua è la ricerca di un equilibrio tra la memoria, i linguaggi e le tematiche del presente.
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Musiche selvagge è un’orchestra che suona e reinventa la musica delle Quattro province con passione, gusto e rinnovata vitalità. Raro esempio di
orchestra popolare delle Terre appenniniche in cui cooperano musicisti locali e ricercatori-musicisti esterni, tutti accomunati dalla
passione per la tradizione musicale delle Quattro province, Musiche selvagge ha
saputo via via conquistare un pubblico sempre più vasto che ne apprezza la
sperimentazione di nuove soluzioni musicali, la ricerca di intrecci sonori
originali, l’intelligente proposta che sa coniugare musica, ricerca e
cultura, a una sapiente e accorta regia degli spettacoli.
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Concertista e didatta tra i più affermati in Italia, Vincenzo Caglioti si è dapprima dedicato all’apprendimento dei diversi stili propri dei repertori tradizionali di vari Paesi europei. In seguito ha esplorato nuove tecniche, mutuate dalle prassi esecutive di strumenti più antichi (violino, ghironda, cornamuse) nell’esecuzione di repertori tradizionali, specializzandosi in particolare nella musica da danza.
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