Maino ci ha lasciati

A 103 anni, è scomparso a Torre degli Alberi (PV), Luchino dal Verme, Comandante della Divisione garibaldina “Gramsci“, una delle più belle e luminose figure della Resistenza italiana. Nel 2005, in occasione del 60° anniversario della Liberazione, dal Verme aveva collaborato con Barabàn alla realizzazione del DVD “Venti5 d’Aprile” di cui è il principale protagonista. Nel 2013, per il suo 100° compleanno Barabàn ha organizzato l’evento “Il segreto della vita. Omaggio a Luchino dal Verme” con concerti, video, incontri e viste guidate dedicate alla figura e all’opera di Maino.

Luchino dal Verme con gli studenti e i sindaci di Ruino e Valverde alla festa per i suoi 100 anni, Torre degli Alberi (PV), 2013 (foto Aurelio Citelli).

Nato nel 1913, a Milano, in una famiglia aristocratica lombarda, Luchino ha fatto la campagna di Russia. L’8 settembre 1943 ripara a Torre degli Alberi (PV) nella residenza di campagna e dopo mesi d’incertezze sceglie di diventare partigiano. È nominato prima Comandante della Brigata “Casotti” e in seguito Comandante della Divisione garibaldina “Antonio Gramsci”. “Maino” – sottomarca della famosa casa produttrice di biciclette “Legnano” – era il suo nome di battaglia.

Il 27 Aprile 1945 “Maino”, alla testa della Divisione Gramsci, è il primo comandante partigiano ad entrare a Milano.

Dopo la guerra si è stabilito definitivamente a Torre degli Alberi impegnandosi per la difesa del territorio e in una continua e appassionata opera di testimonianza sulla guerra partigiana, soprattutto nei confronti dei giovani.

Nel 2005, in occasione del 60° anniversario della Liberazione, Luchino dal Verme ha collaborato con Barabàn alla realizzazione del DVD “Venti5 d’Aprile” di cui è il principale protagonista.

Nel novembre del 2013, in occasione dei 100 anni di Maino, Barabàn in collaborazione con Comuni e associazioni, ha organizzato in Oltrepò pavese l’evento “Il segreto della vita. Omaggio a Luchino dal Verme” facendo giungere a Luchino gli auguri del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano.

Per quell’evento l’Associazione culturale Barabàn ha prodottoil concerto multimediale “Nessuno li aveva chiamati” con letture tratte da I grandi e i grossi, di Italo Pietra, e il docu-film Le cento primavere di Maino. Omaggio a Luchino dal Verme, per la regia di Aurelio Citelli.