Terre di suoni.
Suonatori e strumenti popolari dell’Appennino pavese

a cura di Aurelio Citelli, Giuliano Grasso, Elena Piccini

La mostra

Le immagini raccolte in questa mostra fotografica raccontano la tradizione musicale dell’Appennino pavese, una cultura antica e preziosa, tratto caratteristico di questa terra. I suonatori e gli strumenti raffigurati nelle immagini hanno svolto un ruolo importante in queste valli dove, un tempo, non vi era festa da ballo, carnevale, festa dei coscritti o matrimonio in cui essi non fossero presenti.
Accanto a immagini dei più noti pifferai del secolo scorso – basterà citare per tutti il celebre Giacomo Sala Jacmon, di Cegni – vi sono sezioni della mostra dedicate alla liuteria, al piffero, alla müsa, alle occasioni del ballo e della festa, alla tradizione delle orchestrine della collina, agli ultimi violinisti della montagna.


Ogni fotografia della mostra è un tassello che va a ricomporre il grande mosaico di una terra profondamente legata alle sue tradizioni, ai suoi suoni e ai suoi suonatori, firgure amate e stimate. Non si documenta solo il passato: le foto rappresentano anche protagonisti di oggi, perché nelle Terre dei suoni, il filo della tradizione si è evoluto ma non spezzato.


MOSTRA FOTOGRAFICA
Consistenza: 10 pannelli 100×70 cm, 45 fotografie 18×24 cm.
© 2000, Produzione Associazione culturale Barabàn

Gianfranco Brignoli “Barbetta” (piffero) e Giacomo Davio “Mini” (fisarmonica) a una festa di carnevale. Trebbiano (PV), 1983 (foto Giuliano Grasso).