I briganti del Nord al Circolo Bovisa di Milano

Sarà presentato venerdì 14 ottobre, alle ore 18.30, al Circolo Bovisa di via Mercantini 11 – Milano, nell’ambito di Libri in Circolo, il volume di Aurelio Citelli Lo chiamavano Manajetta. Storia di un’impiccagione a Gaggiano e appunti sulla criminalità in Lombardia tra Sette e Ottocento, pubblicato dall’Associazione culturale Barabàn.

Con l’autore, sarà presente Patrizia Piccini.

Gaggiano, Regno Lombardo-Veneto, 1833: una rapina a mano armata sulla strada Postale, si conclude con l’arresto di Carlo Bettoli, detto Manajetta, la sua condanna a morte e l’impiccagione sulla Vigevanese. La vicenda, ricostruita attraverso fonti giornalistiche e documenti d’archivio, ha consentito di gettare uno sguardo sul tema della criminalità che ha imperversato nel Nord Italia, e in particolare, in Lombardia, tra Sette e Ottocento.

Nelle campagne l’insicurezza regnava ovunque: sulle vie di comunicazione, nelle case, nelle cascine, nelle osterie. I viandanti venivano derubati, le carrozze assalite, le case razziate, gli osti truffati, le chiese violate, le cascine prese d’assalto e incendiate. A occupare la scena, una schiera di ladri, piccoli delinquenti, banditi e briganti, soli od organizzati in bande, le cui storie, almeno di quelli più famosi come Gran Diavolo, Mayno della Spinetta, Cisalpinetto, Sciavatinett, Fatutto, sono rimaste, oltreché nelle sentenze giudiziarie, nella memoria popolare.

Dalle pagine del libro di Citelli emerge un lato poco sconosciuto della storia lombarda: campagne contrassegnate dalla violenza, banditi efferati che tengono sotto scacco viaggiatori e fittabili, pene durissime e inappellabili. Se non è il Far West o il Meridione del brigantaggio, la Lombardia della Cisalpina e della Restaurazione, un poco c’assomiglia.

Il volume è corredato da una quarantina di immagini e quattro trascrizioni musicali.

208 pg.
ACB/BOOK 23
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