Un canto per Giacomo. Concerto per i 100 anni della morte di Matteotti

10 giugno 1924 – 10 giugno 2024

Nel centenario dell’assassinio del deputato socialista Giacomo Matteotti, massacrato da una squadraccia fascista il 10 giugno 1924, Barabàn propone Un canto per Giacomo, spettacolo di canzoni popolari, musiche e racconti per ricordare l’uomo che si è battuto strenuamente contro la dittatura fascista, diventando il simbolo dell’antifascismo e della libertà.

Giacomo Matteotti da giovane.

Nato a Fratta Polesine nel 1885 in una famiglia benestante, Matteotti si schiera molto presto dalla parte dei più umili. Arrestato nel 1916 per aver tenuto comizi contro la guerra, nel 1919 viene eletto alla Camera dei Deputati. Espulso dal PSI, nel 1922 fonda con altri il Partito Socialista Unitario di cui è eletto segretario. Meticoloso, battagliero e intransigente (i suoi compagni di partito lo soprannominano “Tempesta”), diventa famoso per le denunce contro i brogli elettorali dei fascisti, le intimidazioni e la violenza delle squadre mussoliniane contro leghe contadine, cooperative, esponenti dei partiti di opposizione.

Il 10 giugno 1924, Mattotti viene rapito a Roma e ucciso da una squadra fascista. Il mandante è Benito Mussolini. Il suo corpo verrà ritrovato il 16 agosto nel bosco della Quartarella, a 25 chilometri dalla capitale.
L’omicidio di Matteotti suscita sdegno e grande emozione in tutta Italia. Il fascismo sembra vacillare. I partiti di opposizione si ritirano sull’Aventino.

Nelle classi popolari nasce il mito di Matteotti, martire dell’antifascismo e della libertà. Fioriscono molte canzoni che si diffondono in tutta Italia e all’estero, e che saranno intonate anche durante gli anni più bui della dittatura fascista.

Cantavano le mondine di Cozzo Lomellina (PV):

Povero Matteotti
te l’hanno fatta grossa
han preso la tua vita
per la bandiera rossa

E mentre moriva
la frase lui diceva
“Uccidete Matteotti
ma non la sua idea”
(1)

Un canto per Giacomo alterna canzoni dedicate a Matteotti (Povero Matteotti, Canta di Matteotti), canti di protesta contro la Grande Guerra, brevi racconti sulla figura e l’assassinio di Matteotti, canti dell’emigrazione italiana, canzoni di lavoro e brani dedicati al Polesine (terra d’origine del deputato socialista). In scaletta non mancano le più belle canzoni partigiane e dell’antifascismo Bella ciao, Fischia il vento, Per i morti di Reggio Emilia, Oltre il ponte.

Aurelio Citelli

Musicisti
Vincenzo Caglioti: organetto diatonico, voce
Aurelio Citelli: voce solista, tastiere, chitarra, fisarmonica
Giuliano Grasso: violino, voce
Alberto Rovelli: contrabbasso, voce

Offerta per Comuni, ANPI, Associazioni
– Concerto Un canto per Giacomo
– fornitura di impianto di sonorizzazione e luci (se necessarie)
– spese di viaggio da Milano
SCONTO del 30% sul cachét

Scheda tecnica

Per l’allestimento del concerto occorrono:

  • palco o pedana di m 6×4 (circa)
  • illuminazione
  • presa 220 volt (almeno 4 Kw)
  • 3 sedie senza braccioli
Alberto Rovelli

Per informazioni o per prenotare un concerto

info@baraban.it
tel. 338 7189841

(1) Marco Savini e Aurelio Citelli, Curì o gent. Canti delle mondariso lomelline, pavesi e dell’Oltrepo, Musicassetta + booklet, ACB/MC08, Gaggiano, Associazione culturale Barabàn, 1995.