Cantami, o müsa.
La cornamusa delle Quattro Province

di Daniele Bicego
ACB (l’etichetta di Barabàn) ha pubblicato un nuovo libro di Daniele Bicego dedicato alla müsa, la cornamusa delle Quattro Province.
Strumento dalla struttura semplice – è composta da una canna della melodia e un solo bordone – la müsa non suonava da sola ma accompagnava il piffero, oboe popolare ad ancia doppia tipico della zona montagnosa a cavallo tra le province di Pavia, Piacenza, Genova e Alessandria. Scomparso intorno alla metà del Novecento, lo strumento è stato definitivamente soppiantato dalla fisarmonica.
Frutto di approfondite ricerche e studi, il libro contiene, oltre ad una ricostruzione storico-etnomusicologica, un ricco apparato iconografico nonché dettegliate misure delle müse storiche (ventuno in totale) ritrovate negli ultimi decenni. Gli strumenti sono stati accuratamente misurati allo scopo di documentare i vari esemplari frutto di costruttori diversi il più noto dei quali è stato Nicolò Bacigalupo, detto ü Grixiu (di Cicagna GE, 1863-1937).

Riscoperta alla fine degli anni Settanta e rimessa in funzione nel decennio successivo da alcuni gruppi del folk revival italiano – Barabàn e La Ciapa Rusa, in primis (fu risuonata in pubblico, la prima volta, a Cegni (PV) il 24 novembre 1984, dalla coppia estemporanea Roberto Ferrari (piffero) e Guido Montaldo, di Barabàn (müsa), si veda il video Il ritorno della Müsa , di Aurelio Citelli – la müsa viene oggi riutilizzata da alcuni suonatori – fra i quali Daniele Bicego, che ne è anche costruttore – al fine di riproporre il repertorio di musiche da ballo e rituali legate al piffero. Una sfida difficile da intraprendere poiché non esiste documentazione sonora dei suonatori del passato e la ricostruzione delle parti musicali suonate un tempo dall’aerofono a sacco ha dovuto basarsi unicamente sulle testimonianze orali e sul ruolo assunto successivamente dalla fisarmonica.

La müsa costruita da Febo Guizzi per Barabàn nel 1983 (foto di Aurelio Citelli).


Grazie a un codice QR inserito nel volume si possono ascoltare brani esemplificativi registrati dall’autore in collaborazione con alcuni dei più prestigiosi musicisti oggi attivi nelle Quattro Province. Di particolare interesse, tra gli altri brani, il Levar di tavola, eseguito da Marco Domenichetti (piffero) e Daniele Bicego (müsa).

Hanno scritto:

Daniele è un esperto e profondo conoscitore del mondo delle cornamuse. Questo libro,
preannunciato da articoli pubblicati su riviste specializzate, giunge a compimento di un
lungo lavoro di ricerca, ma non solo: viene anche a completare quello di chi lo ha preceduto, a
cui rende il giusto onore e merito.

Gabriele Coltri, Milano

Este libro que tedes entre as mans é valente, e por iso o seu autor tamén o é. É un traballo
fermoso, claro, contundente e exquisitamente realizado, que respira amor por un instrumento
musical e pola a súa cultura, converténdose nun estupendo modelo a seguir.

Pablo Carpintero, Santiago de Compostela, Galicia

La recherche et la transmission du patrimoine culturel, matériel et immatériel, restent plus
que jamais importants à entretenir dans nos musiques traditionnelles pour nos générations
futures. Il est évident que Daniele Bìcego nous montre ici un travail remarquable, finement
documenté sur “La cornamusa delle Quattro Province”.

Arnaud Bibonne, Langoiran, France

Schema del chanter di musa n. 7 (102) conservato presso il Museo Guatelli, di Ozzano Taro (PR)

di Daniele Bicego

Hanno collaborato:
Aurelio Citelli per l’impaginazione e la revisione dei testi
Giuliano Grasso per la ricerca fotografica e la revisione dei testi
Ferdinando Gatti per i disegni tecnici

Copyright © 2024 by Daniele Bicego
L’autore può essere contattato presso:
Daniele Bicego www.dbpipes.it
bicegodaniele@gmail.com

© 2024 Associazione culturale Barabàn
Gaggiano MI, Italia
info@baraban.it
www.baraban.it

Daniele Bicego, Ozzano Taro (PR), 2022 (foto di Aurelio Citelli)


L’autore
Daniele Bicego (1975). Inizia la sua attività come cornista; diplomatosi nel 1995, collabora con numerose orchestre sinfoniche: Teatro alla Scala, Orchestra G. Verdi, Orchestra della RAI di Milano, Orchestra Regionale Toscana, Teatro Comunale di Firenze, Teatro San Carlo di Napoli, OSER A. Toscanini di Parma, G. Mahler Jugendorchester Wien.
Nel 2000 inizia a suonare cornamuse, flauti e altri strumenti collaborando con formazioni di musica antica e tradizionale, irlandese in particolare, in festival italiani e eventi internazionali in Spagna, Francia, Andorra, Svizzera, Germania, Irlanda, Croazia; ha condiviso il palco con artisti come Michael Mc Goldrick,
Tiarnàn O’Duinnchinn, Nuala Kennedy, Barabàn, Tre Martelli, Vincenzo Zitello, Vad Vuc e partecipato a lavori discografici di svariati generi musicali: folk, prog, rock, jazz e blues. Ha suonato in circa 40 album musicali. Il suo impegno è rivolto principalmente allo studio della müsa attraverso un’intensa attività musicale affiancata al lavoro di ricerca. Ha pubblicato articoli su: «Utriculus», «La Piva dal Carner», «Chanter» (periodico della Bagpipe Society), The Rough Guide of Irish Music della Cork University Press. È stato invitato come relatore al simposio organizzato dalla International Bagpipe Society a Mallorca nel 2018, al 15° Međunarodnog Gajdaškog Festival in Croazia nel 2021, al William Kennedy Piping Festival di Armagh nel 2022, e ha tenuto corsi di cornamusa in svariati ambiti.

Il ritorno della Müsa (Cegni PV, 24 novembre 1984).


CANTAMI, O MÜSA. La cornamusa delle Quattro Province
ACB/BOOK 26
© 2024 Associazione culturale Barabàn


VENDITA
Il libro si può acquistare online presso Fototeca Gilardi:
https://fototeca-gilardi.com/negozio-home/

Inoltre, è in vendita presso:
Edicola Degli Alberti – Varzi (PV), via Pietro Mazza 7 – tel. 0383 52690