Il ritorno della Müsa

di Aurelio Citelli


Il 24 novembre 1984, a Cegni (PV), paese di Ernesto e Giacomo Sala “Jacmon”, celebri pifferai del Novecento, dopo oltre quarant’anni di silenzio una Müsa (la cornamusa delle Quattro province che accompagnava il piffero e poi, intorno agli anni Trenta-Quaranta del Novecento, definitivamente sostituita dalla fisarmonica, tornò a suonare in coppia con il piffero.

Lo strumento, da poco costruito dall’organologo milanese Febo Guizzi sul modello di una Müsa recuperata a Pradaglia (AL), doveva essere testato, seppur in via sperimentale, nel paese in cui questa tradizione musicale si era conservata meglio e dove, tra l’altro, era ancora vivo il ricordo del locale musetta “Pillo”, Carlo Buscaglia (1861-1935).

A questa prima prova, oltre al costruttore Guizzi, si dedicarono Roberto Ferrari al piffero e Guido Montaldo, di Barabàn, alla Musa. A Cegni, Roberto “Ferry” e Guido eseguirono due brani – una monferrina e una giga – provati a Canova, a casa Ferrari, lo stesso pomeriggio del 24 novembre alla presenza, anche, di Giuliano Grasso e Aurelio Citelli.


riprese Renato Tagliani
editing Aurelio Citelli
© 2015 Associazione culturale Barabàn
durata 3 min.