Int u segnu su “Italia che cambia”

Su “Italia che cambia” la prima parte di una lunga intervista ad Aurelio Citelli, Giuliano Grasso e Alberto Rovelli dedicata al volume Int u segnu. Guaritori popolari e pratiche magiche nelle Quattro province, edito nel 2014 dall’Associazione culturale Barabàn, e più in generale al mondo dei segni.

A ricostruire il panorama dei guaritori ancora in attività è un lungo lavoro di ricerca avviato dall’Associazione culturale Barabàn che in questi anni ha mappato guaritrici e guaritori attivi in questo territorio, documentando gesti, formule magiche, patologie curate e terapie adottate, per tentare un primo confronto tra cure popolari, medicina ufficiale e discipline di guarigione “altre”.

Storie di guaritori, pratiche magiche e cure popolari sono l’anima dell’Appennino e allo stesso tempo una ricchezza radicata sul territorio e invisibile agli occhi dei più. In questo contesto socioculturale impoverito e segnato dallo spopolamento, queste pratiche di etnomedicina hanno da sempre rappresentato una delle forme organizzative per la difesa della salute e un importante tassello della cultura locale.

Muniti di registratore, videocamera e attraverso la raccolta di memorie, hanno raccolto decine di esperienze. Storie raccontante nel libro Int U Segnu e nel documentario Vedere i Segni, (in vendita online da Fototeca Gilardi https://fototeca-gilardi.com/prodotto/int-u-segnu-vedere-i-segni-dvd/ ) di cui ci parlano gli autori Aurelio Citelli, Giuliano Grasso e Alberto Rovelli.