Milano: tutto esaurito al MUDEC per Leydi

E’ stata partecipata e ricca di musica e riflessioni la presentazione del volume Roberto Leydi. Il ‘monello’ che ci fece conoscere l’altra musica, a cura di Aurelio Citelli, organizzata dall’Associazione NoMus e dal Museo delle Culture di Milano, tenutasi allo Spazio delle Culture Khaled al-Asaad del MUDEC.

Il pubblico al Museo delle Culture, di Milano, per il volume Roberto Leydi (foto di Giovanni Daniotti)

Oltre all’autore, a Bianca Aravecchia – che ha portato i saluti del Museo delle Culture di Milano – e a Maddalena Novati – presidente di NoMus – che ha coordinato l’evento, sono intervenuti: Moni Ovadia, Ferdinando Scianna, Franco Fabbri, Massimo Cecconi, Nicola Scaldaferri (che si è esibito anche alla surdulina).

Tra il pubblico, numeroso e attento, erano presenti Renate Ramge Eco (vedova di Umberto Eco), Silvio Leydi, Rossana Sacchi, Renata Meazza, Elena Bergomi, Stefano Losurdo, Gabriele Coltri, Mietta Albertini, Elena e Patrizia Piccini (di Fototeca Gilardi),Cristina Pavesi, Alice Cazzaniga, Marco La Viola, Eva Schwarzwald.

Moni Ovadia (foto di Giovanni Daniotti)

In chiusura – dopo un appassionato intervento di Ferdinando SciannaBarabàn ha tenuto una breve performance musicale dedicata a Roberto Leydi: sono stati eseguiti Fuoco e mitragliatrici (nella versione raccolta dall’etnomusicologo milanese ad Alfonsine RA) e una piccola suite di Barabèn in memoria di un episodio raccontato nel volume da Febo Guizzi quando, al termine di una cena a Castelfidardo, presente un Sottosegretario agli Interni accompagnato dalla scorta armata fino ai denti (si era negli anni Ottanta), Leydi si stese a terra per fare il Ballo del Barabàn (o del morto) tra lo stupore di tutti i presenti.

Le fotografie sono di Giovanni Daniotti e Alberto Rovelli (che ringraziamo).