Appello per Gaza

Gli amici M. Antonietta Arrigoni e Marco Savini, di Vigevano, hanno scritto un appello per Gaza che condividiamo. Se anche voi lo condividete firmatelo, fatelo girare sui vostri profili social e inviatelo ai vostri contatti mail.
Grazie.

https://secure.avaaz.org/community_petitions/it/un_uniamoci_tutti_per_fermare_il_massacro_di_gaza/?eHkaNtb&utm_source=sharetools&utm_medium=email&utm_campaign=petition-1719922-uniamoci_tutti_per_fermare_il_massacro_di_gaza&utm_term=HkaNtb%2Bit

Appello per Gaza

Appello agli Stati aderenti all’ONU

Noi cittadini del mondo,
preoccupati per le terribili violazioni dei diritti umani e per le continue guerre che negli ultimi decenni, in spregio della Carta dell’ONU, hanno seminato distruzione e rovina, devastando l’ambiente naturale e causando gravi sofferenze alla popolazione civile; amareggiati nel vedere l’ONU perdere sempre più credibilità a livello internazionale, ridotto al silenzio, impossibilitato ad agire; addolorati e indignati per quanto sta accadendo a Gaza e in Cisgiordania e per l’appoggio dato a Israele dagli Stati più potenti della terra, sia dal punto di vista diplomatico che fornendo armi da usare contro civili inermi;

ci rivolgiamo all’Assemblea per ricordare che l’obiettivo primo dell’ONU e il motivo per cui è nato è la pace. La guerra è un modo incivile e vergognoso di risolvere i problemi a cui non si deve ricorrere più, se si hanno a cuore le sorti del proprio popolo e dell’umanità.

Sappiamo che all’interno dell’Assemblea molti Stati hanno avanzato proposte per tregue e cessate il fuoco a Gaza e preso iniziative diplomatiche, li ringraziamo e chiediamo di continuare a operare per questi obiettivi.

Sappiamo che all’interno del Consiglio di sicurezza ogni proposta è stata bocciata, come spesso è avvenuto dal 1948.

Ai membri con diritto di veto che hanno detto no anche per una semplice e breve tregua noi diciamo che occorre sempre, secondo la Carta dell’ONU, stare dalla parte del diritto ma non del diritto del più forte, dei diritti dell’umanità. Non deve prevalere la ragione della
forza, ma la forza della ragione!

Chiediamo agli Stati aderenti di operare per risolvere in tempi brevi la crisi di Gaza. In vista di questo obiettivo chiediamo:

  • l’impegno dell’Assemblea a negoziare la trattativa per il rilascio degli ostaggi israeliani, unito al rilascio delle donne e dei minorenni palestinesi incarcerati da Israele. È l’ONU, a nostro avviso, che deve farsi mediatore per la trattativa, non questo o quello Stato;
  • nell’interesse dei due popoli, la costituzione di una commissione di inchiesta indipendente che indaghi sui crimini di Hamas e di Israele;-il cessate il fuoco immediato. La popolazione di Gaza non può attendere, senza acqua cibo ripari medicine ospedali e sotto i bombardamenti, un solo giorno;
  • forze di pace al valico di Rafah affinché, con la loro garanzia e protezione, possano entrare gli aiuti umanitari senza il contagocce e siano installati ospedali da campo per soccorrere i feriti e i malati;
  • forze di pace al confine con il Libano, per impedire a Israele di devastare il territorio, di colpire la popolazione civile inducendola a sfollare e di creare un altro grave problema umanitario a causa dell’inquinamento di terra e acqua e della distruzione delle coltivazioni.

Chiediamo a Egitto e Libano di promuovere questa iniziativa che dovrebbe essere estesa a tutti i paesi confinanti per evitare l’allargamento del conflitto.

Chiediamo in nome dei bambini di Gaza e dei bambini di tutti i popoli di porre fine a questo massacro orrendo, a questo genocidio, di anteporre finalmente il diritto a ogni pretesa di vendetta e rappresaglia contro civili inermi. E in seguito di operare per restituire una vita al popolo palestinese che da 76 anni vive una non vita.
Chiediamo che sia l’ONU a guidare la trattativa tra Palestinesi e Israeliani, pretendendo il rispetto delle risoluzioni prese negli anni dall’Assemblea.

L’ONU deve assumersi la responsabilità politica e morale di quanto sta accadendo dal 1948. Chiediamo di non fermarvi. Non negate ancora al popolo palestinese dei territori il diritto di amministrarsi da sé, ponete fine all’occupazione, come primo passo verso l’obiettivo prefissato.

Chiediamo che questa vergognosa guerra venga immediatamente fermata, le guerre devono impedite. Non devono più esistere popoli con più diritti, popoli con meno diritti e popoli senza nessun diritto.

C’è una sola guerra che dobbiamo combattere tutti insieme: la guerra contro la distruzione degli ecosistemi e il riscaldamento climatico che mettono a rischio la vita sul nostro pianeta.

Cittadini per la Pace & Rete Antifascista