UN ALTRO LUTTO NEL MONDO DELLA MUSICA
E’ morto Dario Zigiotto
Dario Zigiotto, di Bollate (MI), è morto a Milano la notte del 30 gennaio all’età di 69 anni, sfinito da una malattia che lo tormentava da anni.
Laureato a Urbino, musica e parole erano la sua grande passione, e su queste ha costruito l’intera vita professionale. Dopo aver lavorato in fabbrica per mantenersi agli studi, era stato bibliotecario al Comune di Bollate e poi all’Ufficio Cultura dello stesso ente. E’ stato tra i fondatori del prestigioso Festival di Villa Arconati.
Per Zigiotto la svolta era arrivata quando si era messo in proprio e con la sua agenzia di Comunicazione, ufficio stampa e management: segue artisti come Fabrizio De André, Enzo Jannacci, Ornella Vanoni, Ivano Fossati, Laura Pausini e altri.
Ha lavorato per il Primo Maggio a Roma, per il Club Tenco e per diverse mille altre rassegne. Ha portato a Milano grandi nomi del rock e della world music internazionale da Khaled a Gilberto Gil.
Nei suoi progetti non disdegnava affiancare i grandi della musica ad artisti di nicchia, a interpreti della musica di tradizione orale convinto che in molte di quelle espressioni vi fosse del talento e la chiave per comprendere molta parte del mondo di oggi.
Aveva incontrato Barabàn (e apprezzato il nostro percorso, come quello di molti altri) nei primi anni Novanta. Insieme ad Andrea Del Favero ci coinvolse in quella straordinaria esperienza discografica e poi “live” che fu il primo Canti Randagi. Canzoni di Fabrizio De André. Con quel progetto portò Barabàn (e la nostra versione di Canzone del Maggio), Elena Ledda, Peppe Barra, La Ciapa Rusa, la Sedon Savadie e Tesi-Vaillant sui palchi di Monza, Villa Arconati, Milano, Udine, Brescia, Vinadio ed altre città. In seguito a quell’esperienza, che fruttò una rassegna stampa mai più vista, il calendario di Barabàn esplose e nel 1996 tenemmo più di 90 date in Italia e all’estero.
Nel luglio del 1999, dopo la morte di De André, ci volle con i Fratelli Mancuso, Antonella Ruggero, La Macina e altri al Porto Antico di Genova, per Dolcenera. Concerto per Fabrizio De André.
Vulcanico e sempre pieno di idee, coinvolse Barabàn anche nel secondo Canti Randagi registrato “live” nel prestigioso Teatro Masini di Faenza.
Quando arrivava una telefonata di Dario era impossibile dirgli di no: il livello degli eventi da lui organizzati era sempre altissimo, i concerti ben promossi, le platee piene all’inverosimile, i palchi stratoferici, i tecnici del suono superlativi (a partire da Piero Bravin e Michele Palmas), gli impianti di ottima qualità.
Organizzatore del Festival Negro, di Pertosa (SA), nel 2009 – per il 10° anniversario della scomparsa di Faber – coinvolse Barabàn anche laggiù, in Campania, per una straordinaria serata di Canti randagi: ancora una volta con Peppe Barra (e la sua versione di Bocca di rosa) e Elena Ledda (accompagnata da Mauro Palmas, Silvano Lobina e altri straordinari musicisti sardi) che interpretava mirabilmente Tre madri.
Sebbene malato, Zigiotto non rinunciava a buttarsi in nuove avventure sempre pieno di entusiasmo, nuove idee: nel 2019, già in piena estate, ci chiamò per tornare nuovamente al Festival Negro: si era inventato una serata Sud-Nord, uno spettacolo che avrebbe visto insieme La Nuova Compagnia di Canto Popolare e Barabàn. A malincuore, per mancanza di date disponibili, gli rispondemmo negativamente. Dario comprese ma, bonariamente, non ce lo perdonò!
Ciao Dario, grazie di tutto.
Che la terra ti sia lieve.
Il funerale si terrà venerdì 2 febbraio alle 11, nella Chiesa di San Martino a Bollate (MI).